7 Errori da non commettere su Google Ads

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7 errori che non devi commettere se scegli il fai da te su Adwords. Consigli e soluzioni per evitare di sprecare i tuoi soldi con il PPC.

Google Ads non è semplice da usare, è semplice da avviare. Google l’ha reso più accessibile possibile in quanto la pubblicità PPC rappresenta un’enorme fonte di introiti per l’azienda californiana.

Se impostato in maniera scorretta Google Ads può trasformarsi in una sorta di trita-soldi in grado di esaurire tutto il budget a disposizione senza portare ad alcun risultato concreto.

Verrebbe da dire “Mal che si vuole non duole!”, con tutte le agenzie web disponibili, chi sceglie di darsi al fai-da-te su Google Ads un po’ se la cerca.

Se sei testardo e invece di farci ottimizzare la tua campagna Google Ads vuoi fare tutto da solo. Ecco quali sono i principali errori su Google Ads e come evitare di commetterli per non buttare al vento i tuoi soldi.

Affidaci l’ottimizzazione della tua campagna Google Ads.

Errore 1: Indirizzare sempre alla stessa pagina di atterraggio

Una abitudine molto diffusa è quella di dirigere gli utenti che fanno clic sugli annunci Google Ads verso l’homepage del sito. Questo è forse il peggiore errore, e anche uno tra i più diffusi, che si possa commettere quando si usa Google Ads.

Un utente che clicca su uno dei nostri annunci PPC deve essere indirizzato ad una pagina del sito che rifletta al massimo quanto riportato nell’annuncio.

Il maggior danno, nel caso si utilizzi questo tipo di impostazione lo si ottiene di sicuro se si sta lavorando su un e-commerce.

Gli effetti (negativi) principali di indirizzare tutto il pubblico Google Ads alla Homepage del sito (o comunque ad una pagina generica per tutti gli annunci) sono:

  • calo del ranking della campagna: Google Ads riconosce la scarsa pertinenza tra annunci/parole chiave e pagina di destinazione e valuta la campagna con un punteggio basso. Questo significa che si pagherà di più per ottenere dei buoni posizionamenti,
  • alti tassi di abbandono della pagina di destinazione e, più in generale, bassi tassi di completamento dell’obiettivo (acquisto o contatto).

Restringi i gruppi di annunci a singoli argomenti specifici. Indirizza questi annunci a pagine che rispecchiano quanto riportato negli annunci. Gli utenti dovrebbero poter completare l’azione desiderata entro massimo 2 clic.

Errore 2: utilizzare solo parole chiave a corrispondenza generica

Le query di ricerca immesse ogni giorno su Google sono 3 Miliardi. Gli utenti cercano di tutto, e non possiamo decidere cosa debbano cercare. Possiamo però scegliere, anche con estrema precisione, quando vogliamo che visualizzino i nostri annunci.

Per fare questo, Google Ads mette a nostra disposizione diversi tipi di corrispondenze per le parole chiave: generica, esatta, a frase, inversa.

Purtroppo molti pensano che il semplice inserimento delle parole chiave così come sono basti a far visualizzare gli annunci per le giuste ricerche. In realtà utilizzare solo la corrispondenza generica può far visualizzare il nostro annuncio anche a chi sta cercando tutt’altro.

Supponiamo di avere un sito e-commerce che vende lavatrici. Non facciamo riparazione, non vendiamo ricambi. Solo lavatrici.

Inserire la parola chiave generica “lavatrice” all’interno della nostra campagna Google Ads significa far apparire il nostro annuncio a chi cerca “lavatrici”, ma anche a chi cerca “riparazione lavatrici”, “ricambi per lavatrici”, “lavatrici a ultrasuoni”…e via dicendo. Nel migliore dei casi gli utenti comprenderanno che l’annuncio non rispecchia ciò che cercano e non ci cliccheranno, con l’unico effetto di abbassare il CTR. Nel peggiore dei casi ci cliccheranno, facendoci sprecare il costo del clic.

Usa le corrispondenze per le parole chiave per far apparire i tuoi annunci solo quando le ricerche sono veramente pertinenti.

Errore 3: non suddividere correttamente le parole chiave

Google Ads è organizzato in campagne, le campagne sono composte di gruppi di annunci, i gruppi di annunci sono fatti di annunci che vengono attivati da alcune parole chiave.

Il corretto utilizzo dei gruppi di annunci ha un impatto diretto sulle performance delle campagne e, quindi, sull’ottimizzazione della spesa.

Non è raro vedere campagne Google Ads contenenti un solo gruppo di annunci, e questo gruppo di annunci contiene tutte le parole chiave destinate alla campagna. Uno scempio che assicura un’alta spesa, bassa qualità della campagna, difficoltà da parte di Google Ads a pubblicare gli annunci più corretti e quindi pochi clic.

Quando impostiamo una campagna Google Ads dobbiamo trovare tutte le parole chiave che ci interessano, e poi suddividerle in gruppi più piccoli possibili. Tutte le parole chiave che compongono un gruppo sono accumunate da un attributo preciso. I gruppi che creiamo con questa suddivisione sono proprio i nostri gruppi di annunci.

La corretta suddivisione delle parole chiave di una campagna Google Ads migliora la pertinenza tra gli annunci e le parole chiave, aumentando la qualità della campagna. Inoltre, suddividere una campagna in tanti gruppi di annunci permette maggior controllo sulle performance delle singole parole chiave.

Errore 4: non utilizzare le parole chiave a corrispondenza inversa

Le parole chiave a corrispondenza inversa sono una manna dal cielo ed è bene usarle sempre nelle campagne PPC.

Su Google Ads, inserire una parola chiave a corrispondenza inversa è un termine che impedisce la visualizzazione dell’annuncio. Uno strumento che permette di perfezionare la visualizzazione dei nostri annunci.

Considerando, ad esempio, il caso esposto in precedenza dell’e-commerce di lavatrici. Come evitare che il nostro annuncio venga visualizzato per la ricerca “lavatrici ad ultrasuoni”?

Potremmo farlo con la corrispondenza esatta [lavatrici], però in questo modo ci precluderemmo un sacco di parole chiave utili, come ad esempio “lavatrici in vendita”.

La miglior soluzione è quella di utilizzare una parola chiave inversa -ultrasuoni, in questo modo il nostro annuncio non apparirà mai se la query di ricerca contiene la parola -ultrasuoni.

Controlla regolarmente i termini di ricerca che attivano i tuoi annunci ed escludi i termini per cui non vuoi apparire utilizzando le parole chiave a corrispondenza inversa.

Errore 5: non considerare il mobile

Inutile ripetere per l’ennesima volta che le ricerche su Google da dispositivo mobile sono in crescita vertiginosa. Tralasciare il mobile nelle campagne Google Ads è un grosso errore che può far perdere tanti clic e conversioni.

Non è detto che per forza le nostre parole chiave siano cercate più da smartphone che da computer. Per capirlo basta segmentare i dati(tramite la funzione “segmenta” posta sopra alle statistiche della campagna) in base al dispositivo utilizzato.

Se si riscontra che il maggior numero di ricerche proviene da mobile si possono effettuare varie operazioni di ottimizzazione sulla campagna:

  • creare annunci mobile: annunci più corti e quindi più adatti agli schermi piccoli;
  • differenziare le offerte: aumentando i CPC in caso di ricerca da mobile;
  • landing page specifiche: migliorare ulteriormente il layout delle landing page in versione mobile;
  • estensioni di chiamata: permettere agli utenti di telefonare alla nostra attività senza nemmeno entrare nel sito;

Segmenta le campagne in base al dispositivo per verificare quante ricerche provengono da mobile. Se necessario, crea annunci specifici, modifica le offerte, migliora le landing page ed aggiungi estensioni di chiamata per ottenere il massimo sui dispositivi mobili.

Errore 6: volere tutto, subito.

L’attivazione di una campagna Google Ads ha effetto quasi immediato, tuttavia per l’ottimizzazione ci vuole tempo.

Ci sono diversi fattori in gioco, potrebbe servire tempo per ricavare il giusto spazio tra la concorrenza, serve tempo per identificare i termini di ricerca da escludere, per identificare i posizionamenti e le parole chiave ideali. Attivare una campagna Google Ads per una settimana perterà a deludere le aspettative nella maggior parte dei casi.

Non avere troppa fretta con le campagne Adwords, punta alla redditività sul medio-lungo termine.

Errore 7: avere aspettative troppo alte

Google Ads è uno strumento che può permettere di ottenere risultati estremamente soddisfacenti se utilizzato correttamente. Tuttavia, l’unica strada percorribile da chi vuole ricavare milioni investendo pochi euro è quella del Superenalotto.

Fissa degli obiettivi realistici in termini economici per le tue campagna di Pay per Click.

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